L’ultima donna ne L’attesa del raggio verde

Nell’ultimo romanzo scritto L’attesa del raggio verde compare una donna diversa dalle altre protagoniste: Giovanna. Giovanna è un’amica-amore d’infanzia e di adolescenza che accompagna Alfeo in tutto il suo viaggio, facendo da filo conduttore nel suo cammino alla ricerca di sé in mezzo agli altri in una società desertificata. È un cammino che non può avere una direzione precisa, ma la direzione è necessaria e Giovanna ne è guida spirituale. Questa donna appare in tutte le diverse tappe del viaggio e porta in sé il senso della vita. Giovanna è anche figura viva della musica, della poesia e dell’arte, annunciata sempre da “arcane sonorità” con “fruscii di ali”, “arpeggi flebili”, dal “misterioso rumore di acqua nel torrente che si avvicina a poco a poco”, “un bisbiglio lieve e argentino”, un “ronzio lontano di api”, che aprono la strada all’esplosione gioiosa e sicura del clarinetto che lei suona. Vittorio la vede in tutte le cose sonore corali della natura.

Giovanna è incitamento e consolazione e solo lei può annunciare la riconciliazione fra il sacro e il profano, tra la natura e l’uomo e accompagnare i “nomadi”, gli “uomini veri” nel loro viaggio di testimonianza.

Alla fine del romanzo, testamento definitivo dell’autore, Giovanna arriva su una imbarcazione silenziosa, in una visione tra sogno e realtà, insieme ai suoi ragazzi, di Alfeo, sparsi per il mondo.

Ma ecco: dalla piccola nave scendono tutti insieme a quella improvvisata darsena selvaggia “i ragazzi”.

Li rivede come li ha sempre veduti, ma diventati grandi come Giovanna e come lui.

– Alfeo, ci siamo dati alla poesia un po’ tutti sai…

–Poeti?…perché? –chiede incuriosito…

– Per rinforzare di un’armatura solida quelle tue fantasie, che erano e sono anche le nostre, Alfeo ….

Giovanna ha portato i ragazzi a dare il saluto finale al maestro di vita, perchè è la donna che è anche Gea, madre terra, salvatrice. atena-suona-laulos-taranto-375-350-a-c